Sabato 27 Ottobre alle 21.00 il regista Angelo Orlando e l’interprete Valentina Carnelutti – fresca vincitrice del Nastro d’Argento – risponderannoa alle domande degli spettatori in occasione dell’anteprima dell’attesa pellicola realizzata dall’autore in Spagna. Il film uscirà in esclusiva nella nostra sala, in versione originale sottotitolata, Giovedì 1° Novembre: Orlando e gli interpreti Michele Venitucci e Fabio Ferri saranno in sala anche per la prima proiezione serle del film, alle 21.40, pronti ad incontrare i presenti.
Sembra una giornata normale nella vita di Roberto B. Quarantenne rampante, è un prestigioso organizzatore di eventi, ha contatti con i laureandi dello spettacolo, soprattutto nel cinema. In realtà, dietro questo mondo perfetto, si nasconde una sottile cortina di tristezza. La sua ragzza lo ha lasciato e ‘Bobo’ spreca le sue energie residue lamentandosi con il suo amico Carlos, un volto popolare della televisione spagnola. Una notte confida a Carlos un segreto: da bambino era in contatto con il mondo della fantasia e gli rivela – ‘La mia vita forse sarebbe stata molto meglio se non l’avessi vissuta io, ma Rocco, il bambino immaginario a cui confidavo i miei segreti di bimbo’. La mattna seguente, Bobo si sveglia nel suo letto, a casa sua, ma al suo posto c’è un estraneo che dice di chiamarsi proprio così: Rocco.
Uscito in Spagna nel 2015, il quarto lungometraggio di Angelo Orlando (David di Donatello, Premio Solinas) ha vinto al Praga Independent Film Festival i premi per la miglior sceneggiatura e il miglior attore (Michele Venitucci, già premiato con il Pardo d’Oro a Locarno nel 2007); inoltre ha partecipato al RIFF, al New York City Independent Film Festival, al PIFF e al Bangalore Film Festival.
“L’intenzione” rivela Orlando stesso “era quella di provare a fondere due generi: quello della commedia e del dramma esistenziale. Attraverso un concreto tocco metafisico e le dimensioni parallele – con i personaggi che giocano su più linee temporali – ispirate dai toni di una favola moderna, ho voluto mettere al confronto, in chiave comica, la realtà e il sogno. ‘Rocco Tiene tu Nombre‘ diviene così una storia sulla difficoltà di riconoscersi nel cumulo di valori presenti in una società complessa, un contesto che richiede scelte profonde e una ricerca costante del modo di vivere che ci rappresenta.”