L’EVENTO SARA’ INTRODOTTO E CHIUSO DAL CONCERTO DI CANIO LOGUERCIO E ALESSANDRO D’ALESSANDRO
INCONTRO CON IL PUBBLICO AL TERMINE DELLA PROIEZIONE, MODERA MARCO GIUSTI, INTRODUCE MIMMO CALOPRESTI
Venerdì 16 Ottobre alle 20.00 al Nuovo Cinema Aquila, il regista Carlo Luglio presenterà Il ladro di cardellini e al termine della proiezione risponderà alle domande del pubblico. Modera Marco Giusti. A introdurre gli ospiti in sala il direttore artistico del cinema Mimmo Calopresti. Aprono e chiudono l’evento con alcune canzoni del film, Canio Loguercio (voce e chitarra) e Alessandro D’Alessandro (organetto), vincitori della Targa Tenco 2017 con l’album “Canti, ballate e ipocondrie d’ammore”.
Le anteprime del film proseguiranno Sabato 17 alle 19:10 e Domenica 18 alle 17:00 e alle 19:10. Unico film italiano in concorso alla 17ª edizione del Monte-Carlo Film Festival de la Comèdie, Il ladro di Cardellini ha portato al protagonista Nando Paone il premio come miglior attore.
Diretto da Carlo Luglio (Capo Nord, Sotto la stessa luna), il film è ambientato in una Napoli senza spazio e senza tempo, a tratti inedita e mai stereotipata, che fa da sfondo ad una commedia agrodolce, definita dallo stesso regista “mediterranea”. Ad interpretare gli iperrealistici e picareschi personaggi del film, Nando Paone, Ernesto Mahieux, Pino Mauro, Antonella Attili e Yulia Mayarchuk. Il ladro di Cardellini, distribuito e prodotto da Minerva Pictures, insieme a Bronx Film e P.F.A. Films, sarà al cinema dal 29 ottobre.
Pasquale Cardinale, maresciallo della forestale, vedovo e padre di una figlia problematica, per ripianare i suoi debiti di gioco commette alcuni fatali errori che ne causano il licenziamento quando è ormai prossimo alla pensione. Privo di alternative e pressato dagli strozzini, si ritrova costretto a passare dall’altro lato della barricata, entrando a far parte di una banda di bracconieri ultraottantenni, specializzati nella cattura di cardellini di pregio: i cardellari. Per conto di un veterinario e collezionista di specie protette, il gruppo dovrà impossessarsi di duecento pregiatissimi cardellini bianchi, sostituendoli con dei cardellini comuni preventivamente dipinti. Con il passare delle settimane, Pasquale comincia ad avvicinarsi al mondo di quei piccoli volatili, fino quasi a stabilire con loro una sorta di comunicazione interiore.
“Il “viaggio” iniziatico di questo uomo qualunque, ma con una natura naive tutta sua” spiega il regista “diventa emblematico di una condizione esistenziale che aleggia tra tutti coloro che giunti in prossimità dell’inizio del crepuscolo, si trovano a reinventarsi una vita onde affrancarsi da un’apparente stabilità dentro cui ci si rifugia mentre la vita scorre via.
Un contesto caratterizzato da un tono iperrealista che attraverso le peripezie strampalate di questi personaggi sui generis, ci trascina in un’avventura-statica ma carica di progetti e di strani sogni per chi sa spettare in silenzio come Pasquale. O per chi parla-cinguetta di continuo con tono colorito, proprio come gran parte di questa umanità bislacca che cerca in questo modo di esorcizzare l’imminente fine. Ma ambo i fili ci lasciano imbattere nel percorso di liberazione del protagonista dalle proprie gabbie mentali e reali in cui non sarà difficile identificarsi. Un ritratto di un’umanità crepuscolare e dalle tinte forti che con fierezza e calore si distacca dall’oleografia con cui spesso si rappresenta, nel bene o nel male, il nostro Sud a mo’ di una fucina di modelli stereotipati. Un sud che se invece si ferisce cambia pelle e non si dispera. E ancora, un sud qualsiasi del mondo che non si piange addosso e si rimbocca le maniche per farci ascoltare i suoi sapori ed i suoi umori più profondi.”