Giovedì 14 Aprile alle 21.00 al Nuovo Cinema Aquila
INCONTRO CON IL REGISTA SALVATORE ALLOCCA
E L’INTERPRETE FRANCESCO COLELLA
PER
MANCINO NATURALE
A seguito della fortunata uscita nazionale del 31 Marzo, arriva nella sala del Pigneto la commedia drammatica distribuita da Adler Entertainment: i giovani e il mondo del professionismo calcistico nella storia di una madre e un figlio. Un ricco cast composto da Claudia Gerini, Francesco Colella, Massimo Ranieri, Alessio Perinelli e Katia Ricciarelli. Il film sarà regolarmente programmato alle 16.20 dal 14 al 20 Aprile. Il 14 sarà anche l’occasione per il pubblico presente di incontrare regista e interprete all’unica proiezione serale. Modera Domenico Vitucci, direttore e programmatore del Nuovo Cinema Aquila.
Dopo il successo all’ultima edizione di Alice nella Città esce in sala ‘Mancino naturale‘. Il film, girato tra Roma, Latina e Vicenza, è sceneggiato dal regista con Emiliano Corapi, Massimo De Angelis e Simone Lenzi è prodotto da Daniele Esposito, Ruggero Agostinelli, Stella Rossa Savino, Samuel Chauvin per Emma Film srl e Promenades films sarls, in collaborazione con Rai Cinema. La determinazione di una madre sola disposta ad andare oltre alle sue possibilità pur di dare a suo figlio una chance nello spietato mondo del calcio professionistico. Ma dietro a questo sogno c’è un conto aperto col passato che Isabella, proprio per il bene del figlio, sarà costretta a regolare.
“Pur essendo incentrato su una storia e su argomenti drammatici – sottolinea la produzione – Mancino Naturale è un film connotato da forti elementi umoristici, tipici della commedia romantica. Una mescolanza di dramma e commedia, che riflette la vita quotidiana di tutti i giorni. In Italia un bambino su cinque tra i 5 e i 16 anni gioca a calcio nel circuito della FIGC, sperando di diventare il nuovo Totti o Del Piero. A volte, ancor più che i ragazzi, sono i genitori i più accaniti perseguitori dell’obiettivo, e pur animati dalle migliori intenzioni, capita che perdano di vista i limiti di intervento nelle vite dei figli o che cadano vittime di ciarlatani e approfittatori. Infatti, solo uno su 5mila riesce a sfondare, lasciando gli altri 4999 nell’anonimato. Il mondo del calcio giovanile diventa perciò una fabbrica di illusioni, costellato da personaggi la cui priorità non è sempre la tutela e la formazione dei bambini. Il film spazia tra temi umani e universali (relazioni familiari, amore, senso di colpa, redenzione) e temi più specifici come la passione per lo sport e le difficoltà economiche, mantenendo Il nucleo di tutto nella relazione madre-figlio”.