INCONTRO CON L’INTERPRETE EDOARDO PESCE PER CONFITEOR – COME SCOPRII CHE NON AVREI FATTO LA RIVOLUZIONE | MODERA LA REGISTA WILMA LABATE

INCONTRO CON L’INTERPRETE EDOARDO PESCE PER CONFITEOR – COME SCOPRII CHE NON AVREI FATTO LA RIVOLUZIONE | MODERA LA REGISTA WILMA LABATE
Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia
2025-11-17T21:00:00-00:00

Lunedì 17 Novembre al termine della proiezione delle 21.00 al Nuovo Cinema Aquila

INCONTRO CON L’INTERPRETE EDOARDO PESCE PER

CONFITEOR-COME SCOPRII CHE NON AVREI FATTO LA RIVOLUZIONE

MODERA LA REGISTA WILMA LABATE

Giunta in sala il 16 Ottobre grazie a Il Monello Film, la nuova pellicola di Bonifacio Angius arriva finalmente – Lunedì 17 e Martedì 18 Novembre alle 21.00 – anche nella sala cara al quartiere Pigneto. Al termine della proiezione di Lunedì 17 il pubblico presente potrà incontrare Edoardo Pesce, tra gli interpreti del film. Modera la regista Wilma Labate.  

SINOSSI

Questa è la storia di un’eterna infanzia da cui tutto prende forma e significato. “Dove sei tu? dove sono io? Perché siamo qui? Perché tutto è cambiato e noi non ce ne siamo accorti?  Il tempo è passato, e più nessuno verrà a urlare sotto la mia finestra. E in quest’oscurità che pare fagociti ogni cosa, ci accorgiamo che sarebbe bastato così poco. Un gesto, una canzone, una parola, la presenza, un bacio, sarebbe potuto essere semplice se invece di pensare il bene, avessimo fatto il bene. E se fossimo stati davvero umili, ci saremmo accorti che è un illuso l’essere umano. Perché se i suoi pensieri sono accompagnati da niente, valgono niente. Invece con una semplice azione carica di forza e significato quell’amore perduto un giorno tornerà, e non sarà una bugia, lo vedremo, lo toccheremo, e non ci sarà più la paura di perderlo.

“’Confiteor – come scoprii che non avrei fatto la rivoluzione’ è un film nato da diverse congiunture e suggestioni, alcune molto personali, autobiografiche. È una storia di rabbia, tenerezza, ironia, cinismo, fragilità, furore, violenza, a volte inconsapevole, nascosta, velata, a volte ben consapevole, subdola, premeditata, la violenza nei gesti e nei pensieri, negli sguardi e nelle parole, motore invisibile delle azioni dei personaggi e, che ci piaccia o no, forma elementare dell’agire umano.” E’ lo stesso Bonifacio Angius a raccontare la genesi del suo progetto. “Una commedia amara che si trasforma costantemente in dramma, poi ritorna commedia e viceversa. Un racconto dove veleno e antidoto convivono contemporaneamente negli stessi occhi, nelle stesse parole, negli stessi corpi, degli stessi protagonisti. Un’altalena di sentimenti dove bene e male oscillano continuamente. Un’eterna infanzia dove si combatte per sconfiggere il male e per raggiungere la luce, la serenità, la gioia di vivere, un’avventura amorosa senza preconcetti. Confiteor è una storia vera e allo stesso tempo sognante, che nasce da ricordi, da situazioni vissute dall’autore in prima persona, elaborate, immaginate, da persone che lo stesso autore ha conosciuto,  amato e odiato. Persone fragili, insicure, crudeli, eccessive, ingenue, stupide eppure brillanti, vulcaniche, geniali. Personaggi realistici dunque, che possono diventare bombe a orologeria, pronte a esplodere, a commettere atti incoscienti, così, senza un significato univoco, senza rendersene conto, senza ricordarsi il perché delle loro azioni. Confiteor è la storia di una caduta, una discesa verso il buio, lenta, inesorabile e irreversibile. E nello stesso istante è una storia luminosa, priva di rancore, dove l’amore trionfa grazie alla grazia e innocenza di un bambino. Perché in fondo è questa la vera Rivoluzione che ogni individuo dovrebbe vivere. Un racconto di famiglia. La famiglia già raccontata negli altri film di Angius, Perfidia, Ovunque proteggimi e I Giganti. Il primo racconta la distruzione di un piccolo nucleo familiare, il secondo film invece ne descrive la nascita. Confiteor è l’ideale unione di questi due conflitti, inizio e fine, ma persino, anche nuovo principio. Il film mette in scena la distruzione di una famiglia più ampia, come a voler simboleggiare la caduta di valori ancestrali, che parevano immutabili, assoluti, e che invece si piegano, investiti dalla contemporaneità, schiacciati dalle mille contraddizioni che la società dei consumi inevitabilmente porta con sé. Confiteor unisce dunque i percorsi intrapresi precedentemente per creare un’opera a sé stante, che abbia la capacità, artistica e quasi terapeutica per il suo autore, di dissolvere i fantasmi del passato.”

Il prezzo del biglietto è di 7 euro.

L’evento è promosso da Roma Culture. Informazioni e programmazione – www.cinemaaquila.it

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