Giovedì 24 Giugno alle ore 21.00, ‘Cuore di calce’ di Dario Aita, vincitore della Menzione Speciale del Presidente di Giuria Brando De Sica al 2nd Free Aquila Festival, aprirà la prima proiezione serale del film ‘Hasta la Vista’ di Geoffrey Enthoven e risponderà alle domande del pubblico. L’incontro sarà moderato dai direttori artistici del Festival.
Il cortometraggio di Dario Aita è stato premiato con la Menzione Speciale del Presidente di Giuria Brando De Sica al Festival di cortometraggi ‘Free Aquila’, prodotto dal Nuovo Cinema Aquila. Il premio consiste in una singola proiezione-evento abbinata ad una pellicola dalla tematica affine. E’ proprio il caso di ‘Hasta la Vista’ – l’acclamata pellicola del belga Geoffrey Enthoven che verrà proiettata alle 21.00 – dedicata al tema della ricerca dell’amore da parte di un assortito gruppo di portatori di handicap, invisibili proprio come i ‘precari’ operai edili protagonisti del cortometraggio di Aita.
Vincitore di 3 European Film Awards, acclamato come la sorpresa del Festival di Montreal e presentato in anteprima europea a Festa di Roma 2011, il film di Enthoven inaugura idealmente le attività estive del Nuovo Cinema Aquila.
“‘Cuore di calce’ nasce da un’esigenza di creazione collettiva.” spiega il regista stesso. “Nasce con l’intento di tornare a far visita a un’idea di cinema indipendente, nella sua accezione più estremista. Indipendente cioè da qualsivoglia logica economica, produttiva, di mercato e dunque di potere. Un esperimento condiviso da un ristrettissimo gruppo di attori alle prese con una storia da raccontare. La fluidità delle competenze e dei ruoli, la libera circolazione di idee, la fiducia e l’entusiasmo hanno dato vita ad un piano sequenza di venti minuti completamente improvvisato su un canovaccio. Tecnicamente realizzato con uno sguardo nostalgico (seppur eretico) a “Dogma 95”, rappresenta per me la necessità di tornare, ogni qualvolta è possibile, all’origine: un racconto semplice, dei buoni interpreti, una macchina da presa. Il cinema.”
SINOSSI
Nel settore Edile, oggi in Italia, circa 200.000 stranieri lavorano in nero. Chi oltre a non possedere un contratto di lavoro, non possiede un regolare permesso di soggiorno, è a tutti gli effetti invisibile. Anton è un giovane operaio rumeno che lavora in nero. Reduce da una delusione amorosa, complice la sua condizione di straniero irregolare, decide di compiere un atto estremo. La sua scelta manderà in tilt il cantiere e metterà in crisi il già precario equilibrio del piccolo gruppo di lavoro. Oggi come ieri e forse ancora di più, in considerazione delle nuove discutibili scelte politiche, l’integrazione e il diritto sul lavoro sono temi cruciali. Questa breve storia li sfiora declinandoli in una piccola tragedia privata, in un unico piano sequenza, con un occhio costante ad una certa commedia all’italiana, dalle tinte comiche e a tratti grottesche.
HASTA LA VISTA (Commedia, Belgio, 2011; Regia: Geoffrey Enthoven; Cast: Tom Audenaert, Isabelle de Hertogh, Gilles de Schryver; Durata: 1h e 55′) si ispira alla storia vera di Asta Philpot. Un tour alla scoperta dei vigneti spagnoli è il pretesto per tre amici, uniti dal loro handicap, di mettere su il folle progetto di andare a perdere la loro ingombrante verginità in un bordello specializzato. Nascondendo parte del loro piano ai genitori, Philip, Lars e Jozef si mettono in viaggio lasciandosi alle spalle il grigio Belgio per riscaldarsi al sole della Spagna, accompagnati da una misteriosa infermiera. Come in ogni viaggio a contare non è tanto la destinazione, ma il viaggio in sé, tra nuove esperienze, rivelazioni, colpi di cuore e di testa. Un road movie su sedia a rotelle, che ha il sapore di una confessione liberatoria ed amara che fa dell’ironia uno strumento di comprensione.
“Il film è una storia sull’amore, l’amicizia e il desiderio, dove l’umorismo è l’unico modo di superare situazioni tragiche e irrisolvibili.” Spiega lo stesso Enthoven. “Un film sulla vera essenza dell’amicizia, quella senza filtri che può prendere in giro senza ferire e che è sempre di conforto nei momenti più bui e tristi facendo vivere con gioia ogni attimo. ‘Hasta la vista’ affonda le proprie radici nel profondo desiderio che spinge a superare i propri limiti nonostante drammi e difficoltà. Il viaggio di Lars, Philip e Josep è una sorta di missione volta all’indipendenza che a lungo è stata loro negata.”